L’ultimo decennio è stato un periodo buio e tremendo per tutti, con una crisi che ha colpito qualunque settore e messo in difficoltà tantissime persone, famiglie, lavoratori e imprese. È chiaro che questa situazione ha scatenato reazioni evidenti sugli acquisti, sulle vendite e in generale ha contribuito negativamente all’andamento dello sviluppo economico e alla salute delle società.
Da un punto di vista delle aziende si può imputare il loro insuccesso sul mercato solo e unicamente a questa crisi che ha strozzato i consumi? Ci possono essere altri fattori in gioco? Scopriamolo insieme!
In questa trattazione non faremo riferimenti al lato squisitamente economico, alle politiche statali adottate (o adottabili), agli aspetti giuridici e in generale a tutti i fattori esterni alla vita dell’impresa, bensì ci focalizzeremo su ciò che si possa fare attivamente per risollevarsi e tornare a trionfare. Con cosa? Con la comunicazione!
Abbiamo già appreso altrove quanto questo elemento strategico in Azienda sia determinante per il suo buon andamento, tuttavia ora punteremo direttamente il dito verso queste strategie per comprendere come possano contribuire in modo decisivo al rilancio sul mercato e dunque al successo tanto sperato. Ma come può un aspetto spesso visto come marginale essere invece fondamentale? La risposta a questa domanda è molto semplice e complessa al tempo stesso. Facciamo quindi luce su questo affascinante mondo capace di far trionfare o contribuire alla distruzione di un’Azienda.
Partiamo da un punto molto importante: la crisi c’è stata ed è tuttora presente in moltissime realtà e di certo le strategie comunicative da sole non possono essere le uniche chiavi di salvezza. Tuttavia se venissero utilizzate sapientemente saprebbero di certo contribuire a risollevare le sorti in qualunque contesto. La prova è che le Società più attive in questo ambito sono quelle che hanno saputo contrastare gli effetti nefasti di questo periodo nero ed avere un fatturato costante, magari in crescita.
Purtroppo ora arriva la notizia che farà cadere nello sconforto chi sperava di ricevere la ricetta segreta. Non esiste infatti una strategia unica “super vincente”, che possa andare bene per tutte le Aziende del mondo. Ogni tattica infatti è strettamente specifica per ogni realtà aziendale, per ogni prodotto o servizio, per ogni tipo di cliente (o potenziale tale), addirittura per ogni periodo dell’anno, o per specifici luoghi nel mondo. È evidente che come un abito di sartoria debba essere cucita addosso in modo assai minuzioso e preciso, proprio per ottenere i migliori risultati.
Vi sono però delle indicazioni generali di cui ogni Società dovrebbe far tesoro per non ritrovarsi nella tragica situazione di dover abbassare la serranda dando colpa unicamente alla crisi e a tutti gli elementi esterni che di certo hanno un peso enorme, tuttavia non è esclusivamente una colpa da imputare a loro.
Innanzi tutto bisogna sottolineare quella che potrà sembrare una banalità disarmante, ma vedremo che non è così: la qualità. Serve un prodotto o un servizio veramente di qualità da proporre sul mercato perché oggi più che mai i clienti sono estremamente attenti nel valutarla oltre al fatto che la concorrenza sempre più serrata non permette sviste o sbavature. Partendo da questo presupposto basilare ci spostiamo sulle tecniche che possono determinare la migliore conoscibilità dell’Azienda e dunque migliorare la sua percezione agli occhi dei clienti. Comunicare valori, passione, coerenza e impegno solo già ottimi passi avanti.
Sarebbe inutile ricordare il peso che ha internet oggi. Tuttavia lo faremo, perché è qui dove andremo a parare.
La presenza in rete per un’Azienda nel 2017 è come l’aria che un essere umano respira. Senza questo elemento non si può vivere. È un’affermazione molto forte, però bisogna farsene una ragione. Attenzione, non essere presenti in internet o esserci nel modo sbagliato equivale a non esistere.
I social network influiscono in modo massiccio in tutto questo processo e devono essere curati con enorme attenzione proprio perché a differenza di un tempo dove il sito internet aziendale era il luogo principe di navigazione, oggi la maggior parte dei clienti arriva al sito stesso passando dai vari “social”. Ecco dunque che qualsiasi strategia comunicativa di successo deve passare da questo punto.
Ora, come abbiamo visto poco fa, non è detto che ciò valga per tutti, o meglio, non su tutti i social network o nello stesso modo. Dipende infatti dal tipo di Azienda, dal prodotto o servizio e così via sfruttare uno o l’altro o vari in sinergia proprio per la differente natura (e differente pubblico!) che ogni luogo ospita.
Nell’arco degli ultimi anni l’attenzione si è focalizzata maggiormente su contenuti multimediali, interattivi, che sappiano intrattenere e non solo informare. Ecco quindi l’immenso successo dei video, delle immagini in 3D e di quelle animate, solo per fare alcuni esempi. Parlare oggi di comunicazione aziendale escludendo questi elementi significa fallire in partenza. Non ci sono scuse.
Come sempre le idee e la creatività sposano tecniche ben calibrate per far scaturire una sinergia vincente, tenendo sempre presente la reale necessità e i veri bisogni dei clienti, che sono gli interlocutori principali, coloro che determinano cosa produciamo, come lo facciamo e soprattutto come lo proponiamo, non viceversa.
Oltre a ciò è bene ricordare che il mondo “Social” è dinamico, fluido, rapido e soprattutto verte su un punto fondamentale: è interazione. Una pagina su Facebook, su Twitter o su Instagram, solo per citarne alcuni, non è una mera vetrina dell’Azienda, non è un’estensione del sito o [solo] un luogo dove informare gli altri sulle proprie attività. Chi li ritiene tali è in errore. Un errore fatale.
Sono luoghi di dialogo, di discussione, di “feedback” che servono a farci capire in modo sempre più preciso cosa la gente voglia, se sia soddisfatta oppure no e soprattutto, quando è insoddisfatta, comprenderne le ragioni e farne tesoro per migliorarsi costantemente.
Infine ricordiamoci una cosa, spesso ancora troppo sottovalutata.
La navigazione in rete da parte delle persone è sempre più orientata verso il mondo “mobile“, con smartphone e tablet in testa. Dunque è evidente quanto una strategia di comunicazione oggi debba “strizzare l’occhio” soprattutto ad una fruibilità “mobile friendly“ perché i clienti sono là e il nostro scopo è intercettarli e raggiungerli.
Non dimentichiamo poi la fidelizzazione, non far scappare le persone e fare in modo che sposino il nostro marchio e non ci abbandonino nel tempo. Ma questa è già un’altra storia…