È il nostro marchio distintivo, il biglietto da visita, il segno che ci distingue in mezzo a tutti gli altri e nel quale ci identifichiamo, professionalmente o meno. Il logo è molto più che un segno grafico, un’immagine o un insieme di colori. È parte della nostra identità e merita enorme considerazione.
Abbiamo già visto come nel processo di costruzione dell’immagine aziendale sia di vitale importanza ogni strumento che concorre nel formarla, fra cui si inserisce a pieno titolo anche questo elemento strategico e di grande impatto.
Da un punto di vista squisitamente tecnico e in termini assai generali, si può affermare che al di là della creatività che non deve mai essere condizionata o imbrigliata, vi sono esigenze e consigli da tenere in considerazione per massimizzare l’efficacia. Innanzi tutto, la prima regola è la semplicità, intesa come purezza delle forme, bellezza estetica, immediatezza, affinché sia facile da ricordare e velocemente identificabile con la Società stessa. Precisione stilistica, simmetria, utilizzo di non più di due (massimo 3) colori e tonalità facili da percepire, che sia facilmente leggibile, anche se di piccole dimensioni o a distanza e soprattutto ricordarsi che unicità e originalità non sono sinonimi. Un logo deve essere unico in quanto con caratteristiche peculiari, capaci di associare la sua immagine con l’Azienda di cui ne è elemento indissolubile, mentre la sua originalità si riferisce al fatto che non sia copiato o possa in qualche misura ricordare altri loghi più o meno famosi e già utilizzati, specie nel proprio settore. Oltre alle problematiche legate alle conseguenze legali di tali comportamenti, il risultato è un effetto che denota un pessimo atteggiamento sul mercato, con mancanza di personalità e sicurezza di sé. Altro aspetto tecnico è la sua versatilità: qualsiasi disegno si scelga deve essere ottimo anche in bianco/nero o tutto nero. Infine, ma non ultimo, attenzione ad un dettaglio: deve essere ottimizzato/ottimizzabile per il web (come icona, per le app, per i siti,…) perché oggi vi è questa esigenza, imprescindibile e che deve essere ben curata (nel web e nella stampa si usano profili di colore diversi, risoluzione, esigenze tecniche e percezione differenti, quindi spesso non è solo un’operazione di “conversione”, bensì proprio di precisa realizzazione).
Da evitare loghi con connotazioni politiche, religiose, di genere, contrari al buongusto e alla sensibilità comune. Bisogna ricordare che i clienti sono individui con caratteristiche profondamente diverse che contraddistinguono l’unicità di ognuno. Non bisogna dunque “rivolgersi” specificamente a taluni escludendo o infastidendo altri. Mai.
Al di là della sua natura grafica, vi è un altro aspetto assai [più] importante: cosa comunica o deve comunicare il logo? Quali valori trasmette dell’Azienda, la sua mission, storia e tradizione? Un marchio dice moltissimo di noi e di cosa (o come) facciamo. Questo non va mai dimenticato, nemmeno per un istante. È spesso la prima forma di comunicazione che una Società ha con i propri clienti (e soprattutto con i potenziali nuovi clienti) se non addirittura a volte l’unica.
Ricordiamo ancora una volta che esso va ad inserirsi obbligatoriamente all’interno dell’immagine coordinata (adattamento dei marchi storici, concezione precisa per quelli recenti e appositamente creati) e dunque quando si concepisce un nuovo logo si deve analizzare anche tutto il contesto, affinché la coerenza sia garantita.
Alla luce di tutte queste considerazioni (e di molte altre che concorrono attivamente nel formare l’immagine complessiva) diviene chiaro che non è certamente consigliabile affidarsi unicamente a figure professionali che si occupino solamente di grafica oppure a siti che offrono la possibilità di crearsi da sé il logo. Questo perché vi è la necessità di mettere sul campo competenze che vanno oltre la mera abilità grafica o applicazioni che creano in pochi clic qualcosa che in realtà è assai più complesso. Non si tratta infatti di “tradurre” con alcuni segni visivi un gusto personale, bensì di creare una parte importante di ciò che sarà la propria immagine e tutte le conseguenze che ne deriveranno. L’improvvisazione o il risparmio si pagano dopo, con un conto assai salato in termini di insuccesso e inefficacia, con l’inevitabile percezione da parte dei clienti di approssimazione e superficialità. Essere attenti ai dettagli significa curare ogni aspetto, sin dall’inizio.
E visto che la cura di un’Azienda è un fatto imprescindibile, perché trascurarne la propria immagine? È come investire in un’auto di lusso, usando tutti i propri risparmi ed essere attenti alla carrozzeria, agli interni e al profumo da diffondere a bordo, per poi non badare alla qualità di pneumatici, salute del motore e carburante. Esteticamente sarà anche impeccabile, ma presto viaggiare potrà trasformarsi in un’esperienza tragica.
Un’ultima chicca: una volta che il logo ha visto la luce e campeggia fiero in rete, su cartelli stradali o sulla carta stampata, è bene proteggerlo. Deposito legale presso un Notaio, registrazione (™, ®, ecc) per il mercato nazionale e/o internazionale e così via. In caso di violazioni, controversie o usi impropri si è tranquilli di disporre di una tutela maggiore.