Simbolo della notte, del mistero e dell’oscurità. Re delle tenebre e di ciò che si nasconde alla vista. Il nero è assai potente, perché in esso tutti gli altri colori vengono assorbiti. Anche la luce (visibile) non ha scampo e ne è divorata. Scopriamo questo “colore-non-colore” unico nel suo genere, che sa essere ricco di fascino e di peculiarità.
Come abbiamo già appreso per quanto riguarda il bianco (e come per molti aspetti scopriremo sul grigio), il nero fa parte di quelli che si possono definire “non-colori“, ossia quelle cromie che non fanno parte dell’arcobaleno che conosciamo, tuttavia è assai importante perché si collega in modo indissolubile con la fisica della luce. A differenza del bianco, questo curioso elemento assorbe tutti gli altri colori, senza pietà. Storicamente è spesso stato associato a qualcosa di negativo, occulto, sfuggevole e dunque assai misterioso. Oggi può essere declinato in moltissimi modi e grazie alle sue proprietà uniche può ricoprire numerosi ruoli, con significati simbolici differenti e in generale collegati ai concetti che abbiamo appena visto.
Dunque come può essere anche elegante e sobrio se è intrinsecamente forte e di grande impatto?
Questa è proprio una delle sue caratteristiche: l’essenzialità.
Alla stessa stregua del bianco, suo opposto, il nero è estremamente essenziale, può tranquillamente essere utilizzato senza che sia affiancato da altri colori (a differenza del bianco che quando è solo spicca per la sua purezza e freschezza), però è di certo fondamentale che sia concepito con grande attenzione e cura, proprio per evitare di comunicare un effetto particolarmente tetro. Quando invece è associato ad altre cromie può esaltarne la loro luminosità e tonalità, con dovute cautele ed eccezioni.
La simbologia del nero, nel mondo occidentale, è legata a precise etichette legate al lutto, ma anche all’abbigliamento particolarmente elegante o formale (lo smoking o il frac ad esempio). Usarlo tutti i giorni oppure in determinati momenti dell’anno (in primavera o in estate) o in contesti molto sobri può risultare eccessivo o inopportuno.
In internet come si comporta? Si può usare senza creare un effetto negativo o triste?
Certamente! Tuttavia come nei contesti della “vita reale” va usato con grandissima attenzione, proprio perché il rischio di sfociare in un’apparenza sgradevole è sempre in agguato dietro l’angolo.
Di norma sconsigliabile come sfondo (ne riduce la leggibilità dei testi e alla lunga potrebbe stancare la vista), sa essere utile per decorare taluni elementi affinché possano spiccare visivamente rispetto ad altri. Scelta principe per quanto riguarda tutto ciò che viene scritto (soprattutto in ambiti formali, classici ed eleganti), ben si sposa con la comunicazione istituzionale e ovunque si debba mostrare professionalità e serietà.
Quando invece diviene protagonista, con grosse porzioni delle finestre o addirittura usato come sfondo, è nei contesti in cui si desidera comunicare al massimo il suo lato simbolico più comune: l’occulto, il mistero e, magari, ciò che è proibito o sconveniente secondo la morale comune. Ecco dunque che ben si sposa con siti di giochi online, con materiale per adulti o per suscitare la curiosità dei visitatori, che grazie al nero sanno che stanno per imboccare una via assai peculiare.
Dobbiamo ora porre l’accento sui suoi aspetti negativi, perché simbolicamente può suscitare pensieri contrastanti. Bisogna tenere in considerazione che viene spesso associato a ciò che è “diverso” (ad esempio il cigno nero, il pulcino Calimero e così via) e dunque bisogna fare grande attenzione affinché si comunichi nel modo corretto e non venga mai frainteso. La diversità può benissimo essere un concetto con un’accezione positiva, dunque deve sempre essere questa la scelta da perseguire. In tal senso se si volesse proporre un prodotto che sia nero (in modo inusuale rispetto ai concorrenti), ciò deve essere giustificato dalle sue caratteristiche e qualità, così come la sua comunicazione (online e offline) adeguata e mai inopportuna. Un profumo, un sapone, un giocattolo o un determinato accessorio che comunemente sul mercato non è noto che debba essere nero, presentarlo in questo modo attirerebbe di certo l’attenzione.
Ricco di fascino, ma anche violento, elegantissimo o determinato, che sa differenziarsi muovendosi dove la luce non arriva più e tanto altro. Il nero è il maestro indiscusso dei contrasti e in base al contesto (e al modo) in cui viene utilizzato sa cambiare radicalmente il messaggio che comunica.
Una scelta di grande stile, ma allo stesso tempo assai delicata, perché il mistero è anche questo: saper osare, ma con ammirevole discrezione.